COME LEGGERE A UN BAMBINO?

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Leggere ad un bambino lo aiuta nella crescita, ma solo se fatto seguendo alcuni criteri.

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Attraverso la narrazione possiamo trovare una dimensione interpretativa della realtà: le storie, vere o inventate che siano, sono indispensabili per capire il mondo, un bambino che ascolta una storia è un bambino che sta crescendo.

Il termine “lettura” viene proposto “tra virgolette” perché s’intende rappresentare un suo significato, il quale va molto al di là della sola lettura vera e propria, un bambino molto piccolo che gira le pagine di un libro è già un bambino che legge.
L’adulto che racconta è il custode della storia che ha deciso di offrire ai bambini e condividere con loro. La narrazione è un messaggio di relazione profondo che i bambini sentono e che attiva l’ascolto. Lo stesso ascolto complice e rispettoso che, noi adulti, sapremo offrire ai bambini quando saranno loro a farsi narratori delle proprie storie.
Affinchè la lettura insieme ai bambini sia un momento significativo ed emotivamente importante è necessario tenere presenti alcuni aspetti importanti riferiti al “come leggere”. 

DOVE LEGGERE?

Dev’essere un ambiente che faciliti l’ascolto e la concentrazione, che favorisca l’entrata dei bimbi nei mondi fantastici delle fiabe, una situazione accogliente in cui i bambini possano stare comodi ma anche essere autonomi nella fruizione dei libri. Che sia il salotto o la cameretta dei bambini raccontate in spazi comodi, magari tenendo i bambini in braccio in modo che possano vedere il libro che state leggendo. È bene che i libri siano accessibili dai bambini in modo che essi possano scegliere liberamente quale libro sfogliare o leggere insieme; sistemare i libri ad altezza bambino favorirà l’avvicinamento alla “lettura” anche in assenza di un adulto.

CON QUALE ATTEGGIAMENTO?

Il rapporto tra l’adulto ed i bambini, durante la lettura, deve essere caratterizzato da un atteggiamento incoraggiante e di conferma anche attraverso messaggi non verbali come sguardi, sorrisi, gesti coerenti con quello che si sta leggendo.  

È molto importante l’atteggiamento dell’adulto narrante, il quale, attraverso il solo strumento della voce deve trasmettere serenità e creare quell’atmosfera calda e accogliente che permette ai bambini di lasciarsi trasportare nel magico mondo delle fiabe, chi narra attraverso il tono di voce da corporeità e vitalità alla storia. 

La voce affettuosa ed espressiva contribuirà a creare un’atmosfera di calma e serenità, elementi importanti per rendere gradevole e desiderabile il tempo dedicato alla “lettura”. Questo tipo di atteggiamento permetterà inoltre di mantenere vivo il desiderio e l’attesa dell’esperienza, nel bambino. 

LE LETTURE DEVONO ESSERE GRADUALI?

La finalità ultima di leggere ai bambini è quella di far pervenire il bambino alla capacità di dare un senso alle parole e alle immagini che gli vengono proposte. Questo può avvenire attraverso una gradualità che tenga conto delle capacità del bambino di capire. La decodificazione dei significati, della logica, del percorso della storia si differenzia intensamente a seconda dell’età del bambino: sappiamo che durante il primo anno è possibile la comprensione  della definizione degli oggetti, delle loro caratteristiche e delle loro funzioni. Si affina successivamente per il bimbo, la capacità di riconoscere in ciò che viene mostrato dall’esterno le proprie esperienze dirette. Fino a raggiungere, verso i 3 anni (quando il bambino è in grado di comprendere storie anche lunghe) una compiuta possibilità di interscambio fra adulto e bambino, proiettata verso la crescita interiore non solo del bambino, ma anche dell’adulto.

Per questo si parte solitamente da libri di poche parole, senza una storia, poi piccole frasi o filastrocche, iniziando successivamente con piccole e semplici storie che via via diventeranno più articolate e lunghe. 

COME COINVOLGERE I BAMBINI?

Altro aspetto molto importante è coinvolgere i bambini nella narrazione; per esempio: sollecitandoli e attivando la loro attenzione su particolari della storia narrata o sulle illustrazioni mostrate; stimolarli a fare domande e stabilire un rapporto più diretto con voi e con la storia. A questo scopo la lettura di un testo, presentata sotto forma di narrazione dialogata si pone come modalità migliore. 

La lettura dialogata presenta il vantaggio, oltre quello di coinvolgere maggiormente i piccoli ascoltatori mediante la sollecitazione di domande e risposte, di proporre un più ricco e più preciso bagaglio linguistico, stimola la capacità di ascolto, dilata i tempi di attenzione, favorisce la creazione di immagini mentali e di collegamenti tra vari aspetti della storia, inoltre quanto più al bambino viene consentito di esprimere liberamente interrogativi ed emozioni tanto più egli sarà in grado di nominare, ed ordinare le conoscenze pratiche ed emotive.

SI PUÒ LEGGERE GUARDANDO?

Fondamentali per i nostri piccoli lettori sono le immagini. Esse è bene che siano poche e chiare. Come per il testo le immagini per essere efficaci devono seguire lo sviluppo del bambino, inizialmente si proporranno libri con poche parole e accompagnati da immagini che identificano le parole scritte, semplici parole per esempio “farfalla” e il disegno di una parcella. In seguito anche i disegni aumenteranno nella loro articolazione ma è bene tenere a mente che le immagini devono comunque sempre essere immediatamente riconoscibili e riconducibili a ciò che si sta leggendo. Quindi il suggerimento è quello di preferire libri con immagini semplici, con sfondo neutro, che diano voce alla parte narrata senza confondere il bambino e senza togliergli la possibilità di immaginare alcuni dettagli. 

PERCHÈ LEGGERE E RILEGGERE?

Nella pratica della narrazione e della lettura è costante nei bambini il desiderio di sentirsi raccontare più e più volte la stessa storia. Fondamentalmente, la narrazione e la rilettura consentono di riprovare il piacere, le emozioni e i sentimenti del primo incontro con le storie e le illustrazioni precedentemente proposte e, nello stesso tempo, di trovare elementi di rassicurazione, quali possono essere forniti dal fatto di ripercorrere itinerari narrativi già noti e quindi ridimensionati, in quanto anticipati. 

La rilettura, che secondo D. Pennac è uno dei diritti inalienabili del lettore di ogni età,  va incoraggiata non soltanto per compiacere il desiderio del bambino, ma anche perché la riproposizione di una narrazione o di una lettura dà la possibilità di mettere a fuoco nuove particolarità, nuove possibili interpretazioni e quindi di suscitare rinnovati interessi e sensibilità, nonché di potenziare le capacità cognitive, la memoria e il linguaggio del piccolo ascoltatore. 

Quindi rassegnatevi a rileggere mille volte lo stesso librino, ma non perdete l’entusiasmo perché nella rilettura di quelle poche righe c’è un bambino che sta crescendo.

La Libreria della Mamma

Alcune letture consigliate dalla
Libreria della Mamma
“Leggimi forte”

la recensione è qui

P

Cosa dice la Psicoterapeuta

LUISA FORCHERIO

Leggendo insieme si può anche nutrire le capacità immaginative dei nostri bambini. 

Saper utilizzare l’immaginazione ci permette di nutrire molte risorse essenziali come la capacità di problem-solving, la capacità di costruire nuovi movimenti e di mantenere una buona connessione mente e corpo. 

Quando immaginiamo, il nostro cervello crea delle connessioni neurali uguali a quando viviamo realmente quell’evento. Ad esempio, se immaginiamo di bere un bicchiere d’acqua, nel cervello si attiveranno le aree motorie del nostro braccio che nella nostra immaginazione al compito di prendere il bicchiere per bene. 

Immaginare diventa così essenziale per la crescita umana. Ci permette di dare un senso al mondo reale attraverso le immagini e di creare nuove possibilità e nuovi gradi di libertà. 

Mentre leggiamo con i nostri bambini possiamo stuzzicare la loro immaginazione e permettere alla nostra di imparare di nuovo la libertà di creare altri mondi possibili. 

C

Cosa dice la Consulente Montessori

SOFIA PEDRANA

Il tema della lettura ai bambini è un tema a noi personalmente molto caro. Da piccole, nostro padre si inventò una saga di un coniglietto bianco e le sue avventure nel bosco. Ogni sera veniva in camera nostra con un nuovo capitolo della storia. 

Da maestra, ho subito scoperto la narrazione come modo per stabilire un rapporto coi bambini e presto sono diventata ‘quella che racconta le storie’. L’educazione Montessoriana, basata su fatti reali e scientifici, può lasciare poco spazio all’immaginazione ed alla fantasia e trovo che i bambini che vengono educati seguendo questa filosofia, abbiano ancora più bisogno di divorare storie. 

Anche noi riteniamo importante che nella cameretta dei bimbi, o all’interno della casa, ci sia uno spazio dedicato alla lettura. E’ uso comune ora usare delle tende negli angoli delle camere da bambini e renderle spazi confortevoli con un paio di cuscini e lucine. Lo scopo e’ di creare uno spazio silenzioso ed accogliente dove i bambini possano innamorarsi della lettura.

M

Cosa dice la Mam to Mam

Esperienza di Mamma

Sono una mamma che ama leggere, anche da piccola ho letto tutti i libri dei battello a vapore 🙂 e non nascondo che ho tenuto i più belli proprio per farli leggere ai miei bambini.

L’interesse per la lettura del mio piccolo è avvenuta a circa un anno e mezzo, complici anche le letture delle maestre al micronido. Non è semplice leggere ad un bambino così piccolo, ma abbiamo trovato il nostro modo e il nostro spazio: solo in cameretta, solo in braccio e con i suoi libri a rotazione. Noto con piacere che la sua immaginazione e la sua comprensione si trasforma di volta in volta, ed è bellissimo trovarlo in alcuni momenti seduto che sfoglia i suoi libri provando a parlare.

Consiglio per acquisto mensola per libri montessori e libreria montessori:

Ogni professionista di True story Mam esprime il proprio punto di vista, ma la coppia mamma-bambino è unica. Mamme fate le giuste considerazioni, non siete mai inadeguate.

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