CRITERI DI QUALITÀ PER L’INGRESSO AL NIDO
Quali aspetti considerare come indicatori di qualità nella scelta di un servizio educativo?
Criteri di qualità di un servizio 0-3
Criteri di qualità di un servizio 0-3
INDICE
INTERVENGONO
OFFERTA, NECESSITÀ E QUALITÀ
In questo articolo mi propongo di sottolineare quali sono gli indicatori di qualità dei servizi educativi 0-3, che non prevedano la permanenza del genitore, questi possono essere nidi comunali, privati o aziendali, micro-nidi, baby parking o nidi in famiglia.
Ogni territorio si diversifica per i servizi che offre, spesso quindi la scelta di un genitore è vincolata all’offerta. Altri fattori importanti sono certamente le necessità di vicinanza (vicino a casa, vicino al al lavoro) o di tempo (il tempo che necessita che il bambino stia in custodia) e il costo di un servizio, bisogna tenere presente però alcuni criteri qualitativi nel valutare un servizio per la prima infanzia.
Seguono quindi alcuni criteri importanti da considerare nel momento della scelta della struttura e delle persone che accoglieranno i vostri bambini.
GLI SPAZI E GLI ARREDI
Lo spazio deve essere a misura di bambino, non è tanto importante la grandezza quanto invece l’attenzione posta ai dettagli. Spazi e arredi devono essere accoglienti e strutturati per bambini piccoli che si sperimentano con grandi cambiamenti e con le prime autonomie. Ambiente e mobilio devono favorire l’autonomia e l’indipendenza del bambino. Gli esempi possono essere molti ma in generale tutto deve essere ad altezza bambino dagli appendiabiti ai lavandini, tavolo e sedie ecc ecc… tutto deve essere utilizzabile dal bambino in autonomia.
Un indice di alta qualità è la presenza di spazi suddivisi per aree tematiche per esempio una area pittura, una area dedicata al movimento, una area per la musica e via dicendo. Questa divisione in piccoli spazi non sempre si ritrova, in tal caso è importante che lo spazio possa essere modificato e adeguato a varie attività, che possa essere uno spazio polivalente e polifunzionale.
Lo spazio deve essere curato anche per i genitori e possibilmente deve essere presente una piccola area in cui poter salutare e ricongiungersi con i bambini che sia accogliente anche per i grandi, che sia adibita in modo da mettere a proprio agio, uno spazio che non metta fretta durante i momenti di saluto e nel quale poter anche allattare se necessario.
Lo spazio inoltre è ciò che maggiormente parla della struttura dunque osservate in modo non superficiale gli ambienti.
SPAZIO ESTERNO E TERRITORIO
Un criterio di qualità è certamente la presenza di uno spazio esterno in cui i bambini possano giocare all’aria aperta e avere un contatto, il più possibile ci si augura, con la natura.
Da valutare inoltre è il territorio circostante il nido, dove è situato il nido a livello topografico, questo influirà sulle scelte pedagogiche.
RAPPORTO NUMERICO
Fondamentale nel valutare un servizio educativo è indagare il rapporto numerico tra bambini ed educatori. In situazioni ottimali il rapporto è di 1 educatore ogni 4 lattanti (bambini entro i 12 mesi) e di 1 educatore ogni 6 bambini divezzini e divezzi (dai 12 ai 36 mesi), per avere un servizio di qualità il rapporto non dovrebbe superare 1 a 6 in classi di lattanti e 1 a 8 nelle classi miste dei bambini più grandi.
FORMAZIONE E QUALIFICA DEL PERSONALE
Troppo spesso si pensa che stare con i bambini sia affare semplice. Stare con i bambini e sostenerli nella crescita in modo adeguato sviluppandone le varie aree è tanto più difficile quanto più i bambini sono piccoli, competenze e conoscenze di psicologia e pedagogia sono indispensabili, è dunque prerogativa di un servizio educativo di qualità avere un organico competente e qualificato.
Indagate dunque sulla qualifica professionale e sugli studi fatti dal personale. Dal qualche anno nei nidi comunali possono essere assunte solo persone laureate in facoltà umanistiche con ampi studi di psicologia e pedagogia; purtroppo negli ambiti privati non c’è una vera regolamentazione a riguardo.
PROPOSTA FORMATIVA
Consultate la proposta formativa del servizio, cosa e come viene proposto, quali aspetti fanno di quel servizio un luogo speciale per i bambini.
Consultate inoltre il progetto pedagogico, esso cambia ogni anno mantenendo delle costanti e racchiude obiettivi e strumenti che si immagina di impiegare nel corso dell’anno.
LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione di un servizio 0-3 è un po’ come una carta d’identità, racconta com’è, cosa fa quel luogo, quali sono i focus, come vengono fatte le attività. Documentando si racconta la vita di un servizio e di tutte le vite che ci passano dentro, la documentazione (ostacolata in periodo covid) vi farà arrivare qualcosa che con le parole non si può spiegare.
Se non è esposta chiedete di poterla consultare, ogni nido sceglie come e cosa documentare, in ogni modo documentando si lascia traccia dell’anima del servizio.
LA CUCINA
La presenza di una cucina interna al servizio è certamente qualcosa che innalza la qualità del servizio stesso.
Il pasto cucinato e servito è sempre diverso da un pasto cucinato trasportato e servito.
IL VOSTRO SENTIRE
Ultimo penso sia importante scegliere un luogo dove vi siete sentiti accolti, che “a pelle” vi ha dato delle buone vibrazioni.
Per scegliere dove mandare i vostri bimbi unite necessità, criteri e il vostro sentimento. Se luogo e personale vi trasmettono fiducia allora potrebbe essere la scelta giusta.
Cosa dice la Mam to Mam
Esperienza di Mamma
Il mio piccolo aveva appena 4 mesi e non pensavo minimamente al Micronido, pensavo che mi sarebbero bastati i nonni. Inoltre svolgere la libera professione e gestire il proprio tempo non mi ha fatto pensare subito alla grande esigenza che avrei avuto, e in aggiunta i pareri dei nonni non aiutavano.
Poi c’è stato l’open day… vivendo in un paese ringraziamo che ci sia un Micronido. Amore a prima vista. Tutto a portata di bambino, non solo giochi ma anche spazi, attività, obiettivi. Per quanto una mamma possa essere disponibile e creativa ho visto con altri occhi quell’opportunità, non sarebbe stato un “parcheggio” sarebbe stata un’esperienza. E così, a distanza di mesi ogni mattina il mio bimbo entrando si guarda intorno, mi saluta e inizia un un nuovo giorno di scoperte.
È interessante vedere che i criteri di qualità del nido in Italia sono molto simili a quelli dei Paesi anglosassoni, dove insegno.
In UK, il rapporto insegnanti-bambini è la metà, ma concordo con tutti i criteri elencati sopra.
Un ulteriore fattore che ritengo importante è l’elemento multiculturale.
Trovo importante che i bambini siano esposti a persone diverse sin dall’infanzia per crescere senza pregiudizi.
Qualora questo elemento non fosse presente tra gli insegnanti, lo si può cercare nei bambini iscritti al nido oppure valutare se esistono dei progetti multiculturali all’interno di esso.
Cosa dice la Mam to Mam
Esperienza di Mamma
La mia bambina è stata inserita al nido a 12 mesi, in concomitanza col mio rientro a lavoro.
Abbiamo vissuto entrambe un’esperienza positiva, lei si è inserita bene sin da subito. Spesso ha delle difficoltà a dormire il pomeriggio, ma è un comportamento per noi normale anche a casa.
Prendeva ancora il latte al seno, ma questo non è stato un impedimento, dato che era comunque abituata a mangiare anche normalmente.
Ha apprezzato sin da subito condividere le giornate con altri bambini della sua età, ed io allo stesso tempo ho potuto riprendere possesso della mia vita di prima.