I DIAFRAMMI CORPOREI COME PUNTI DI BLOCCO

Seguire il corpo da prima della ricerca della gravidanza sostiene un corretto equilibrio metabolico per accogliere al meglio un futuro organismo, prevenendo così anche possibili scompensi durante la gravidanza come dolori, nausee, gonfiori.

Nel nostro corpo sono presenti Cinque Diaframmi, intesi come strutture orizzontali su un asse verticale, che possono creare delle tensioni e alterazioni nello scambio metabolico e circolatorio.
I CINQUE DIAFRAMMI
Abbiamo certamente già sentito parlare del diaframma addominale: molti lo conoscono per via del canto per gestire meglio la voce, o altri grazie a specifici esercizi fisici, ad esempio tramite lo yoga o il pilates, per aiutare la respirazione. Ma il diaframma è molto di più di un muscolo respiratorio e non è l’unica struttura trasversa del nostro corpo.
Sono CINQUE strutture denominate “diaframmi” per via del loro orientamento nel corpo: vengono considerati tali poiché tagliano trasversalmente un asse longitudinale.
Essi sono:
- diaframma cranico,
- buccale,
- stretto toracico superiore,
- diaframma addominale e
- il pelvico.
I “LAVANDINI” CHIUSI
Senza guardarli nello specifico sono strutture muscolari che lavorano in maniera orizzontale sulle altre strutture: in caso di tensione di qualche muscolo o tendine andranno a creare una stasi circolatoria.
Consideriamo adesso questi diaframmi come dei “lavandini” in cui il “rubinetto” è la circolazione sanguinea: se uno di questi lavandini è chiuso ci sarà ristagno e così le strutture sopra o sottostanti avranno delle conseguenze.
Se ad esempio ci sarà tensione a livello del pavimento pelvico, considerato quindi l’ultimo diaframma, il nostro “lavandino” creerà un ristagno a quel livello, con conseguente possibile infiammazione a livello, ad esempio, dell’apparato riproduttivo o sull’ultimo tratto del digerente. In un caso, invece, di tensione a livello addominale, ci potrebbe essere un mal funzionamento nel sistema digerente. O, ancora, nello stretto toracico superiore a livello respiratorio e cardiaco. A livello cranico invece, possibilità di sfociare in cefalee.
PROBLEMI FISICI E TRATTAMENTI MANUALI
Nella scelta dell’approccio osteopatico, il concetto circolatorio viene sempre considerato. Non solo per l’importanza a livello metabolico ma anche per considerare il flusso ormonale trasportato dal sangue.
Nelle donne queste strutture sono particolarmente importanti da tenere libere poiché sia la parte della digestione che di tutto il complesso neuroendocrino (scambi di informazioni ormonali) sono spesso soggetto di problematiche.
INFERTILITÀ E COLLEGAMENTI AI DIAFRAMMI
Partendo dal cranio, a livello ipofisario (importante ghiandola nella produzione ormonale del sistema riproduttivo) ritroviamo immediatamente un primo ostacolo del tentorio: si può creare una tensione a questo livello ad esempio in seguito a traumi cranici, bruxismo, stress.
Simile a livello del pavimento buccale, accade spesso in seguito a lavori odontoiatrici come estrazioni o devitalizzazioni, di trovare questa zona rigida e da liberare, permettendo un migliore scambio con la parte sottostante, dove troviamo immediatamente anche la tiroide.
Lo stretto toracico assume grande importanza in quanto è la linea di scambio tra la zona polmonare e craniale-cervicale. Spesso riequilibrando questa struttura si permette, ad esempio alla zona cervicale o delle spalle, di ristabilire armonia ed eliminare dolori cronici, che vanno in ogni caso studiati in maniera unica per ogni persona.
Se pensiamo all’anno in cui ci ritroviamo a vivere, in cui il virus del Covid ha attaccato proprio la zona polmonare, è facile ritrovare questa zona intorno alle clavicole e spalle, molto rigida: è l’unica parte in cui possiamo lavorare sulle pleure polmonari!
Appena sotto alla gabbia toracica abbiamo il diaframma propriamente detto, quello addominale. È interessante come struttura anatomica poiché è un muscolo “al contrario”, in cui la parte tendinea è al centro e si trovano tre cavità in cui passano: esofago, vena cava e aorta.
È un grosso bacino circolatorio: una sua rigidità è sicuramente una riduzione del pompage di scambio tra gabbia toracica e addome, ma può essere portato al contrario dalle strutture viscerali adiacenti.
In caso di gravidanza è teso e compresso e sicuramente un riequilibrio in seguito al parto non può che sostenere il sistema.
Infine, il pavimento pelvico può ritrovarsi in disfunzione, ad esempio, per infiammazioni genitali, per difficoltà digestive o per traumi sacrali e al contrario rigidità muscolari a questo livello possono creare ipomobilità nei visceri soprastanti. Conseguirà, ad esempio, gonfiore alle gambe o dolori lombari/sacrali, gonfiore addominale…
Nelle gravidanze non è raro trovare questa zona in sofferenza, poiché ci sarà il peso del futuro bimbo a comprimere su queste strutture circolatorie, viscerali e muscolari.
CONCLUSIONI
Seguire il corpo da prima della ricerca della gravidanza sostiene un corretto equilibrio metabolico per accogliere al meglio un futuro organismo, prevenendo così anche possibili scompensi durante la gravidanza come dolori, nausee, gonfiori.
Se permettiamo al feto di crescere in un ambiente libero da tensioni, concederemo al corpo la possibilità di una gravidanza serena e naturale.
Al contrario, non prendendoci carico di quelle che sono le nostre alterazioni fisiche riscontreremo difficoltà metaboliche e di libertà corporea.
Una buona circolazione è come un campo ben irrigato: se non bagno il prato regolarmente, l’erba sarà gialla e ci saranno zone con la sola terra. Se tutti i giorni irrigherò il prato, risulterà ricco, verde e ben nutrito. Le strutture che impediscono al corpo una buona circolazione e un buono scambio, risulteranno essere come zone non irrigate del nostro corpo!
Articolo correlato a “Il Pavimento Pelvico“.
Autore: Paola Sistro, Personal Trainer.
É come se il corpo umano fosse stato progettato da un ingegnere e un architetto molto bravi. Tutto è interconnesso, e non vi è parte del corpo che funziona a se stante. Naturalmente, i muscoli, i legamenti e le articolazioni, lavorano insieme per portare ad un movimento armonioso e completo, e ci aiutano a svolgere le funzioni vitali base della vita di tutti i giorni, come camminare, sedersi, sollevare qualsiasi peso(dalla borsa della spesa al bimbo), ma anche respirare, o semplicemente urinare. Il diaframma addominale è fondamentale per una corretta respirazione, tanto più quando si tratta di fare sport, soprattutto in gravidanza.
Una corretta respirazione aiuterà lo svolgimento degli esercizi, rendendoli completi e permettendo al fisico di avere una migliore risposta cardiaca allo sforzo.
Esercitare la respirazione, e quindi pavimento pelvico e muscoli profondi dell’addome, è uno dei primi esercizi che si potranno inizare a fare nel immediato post parto.
É importante imparare la connessione tra queste ultime componenti corporee già prima della gravidanza; i muscoli hanno una propria memoria, e se il movimento sarà assimilato correttamente, verrà svolto in autonomia, senza doverci (quasi) pensare!
I 5 diaframmi come punto di blocco, per vederla in una altra ottica invece potremmo dire “i 5 diaframmi come punto di sbloccco”.
Quante volte i pazienti ci dicono: “mi scusi io avrei male alla schiena ma come mai lei mi sta trattando la pancia?” Oppure “come mai mi sta trattando i piedi se io ho mal di testa?” Ecco che è proprio qui che diventa affascinante il trattamento osteopatico, e da questo articolo che sviluppa le connessioni tra i 5 diaframmi si comprende il collegamento circolatorio, fasciale, neurologico, e muscolare che il nostro corpo ha. Possiamo dire che tutte le connessioni dei sistemi fanno comprendere che se il dolore si sviluppa in una certa parte del corpo, potrebbe aver avuto insorgenza da più lontano. Il fascino del corpo umano è questo e molto di più…