IL PERINEO: COSA SUCCEDE DURANTE IL PARTO E NEL POST PARTUM

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Cosa succede al perineo in un momento eccezionale come il parto?
Ce lo spiega l’ostetrica con un focus particolare nella cura delle cicatrici.

perineo

TE NE PARLA

BARBARA CAIULO

Ostetrica

Vuoi vedere o ascoltare il video dell’articolo dedicato al massaggio al perineo?

IL PERINEO DURANTE IL PARTO

Il perineo è un muscolo che dovremmo iniziare a conoscere e tutelare già durante la giovane età.
In quanto muscolo ha bisogno di essere elastico in modo da poter sostenere la donna durante tutte le fasi della sua vita.
Il perineo durante la gravidanza ha bisogno di cure ben precise, grazie ad ostetriche, osteopati e preparatori atletici la donna può prendersene cura, alleviando il peso che il bambino e gli annessi fetali procurano nel corso dei nove mesi.
Il perineo, durante il parto, ha un ruolo fondamentale perché funge da trampolino durante la fase espulsiva del parto.

Inoltre, essendo il parto un evento eccezionale, il perineo ha bisogno di essere tutelato durante il passaggio del bambino attraverso il canale del parto, affinché non subisca alterazioni che possono causare in futuro delle disfunzioni quali poca sensibilità durante i rapporti, dolore durante i rapporti, perdita di urina o prolasso.

IL PERINEO NEL POST PARTUM

Il muscolo del perineo se ben ascoltato e rispettato svolge la sua funzione fisiologica durante il parto, quella quindi di essere elastico per far passare il bambino attraverso i suoi fasci muscolari.
Ma come ben sappiamo le esperienze di parto non sono sempre come ce le aspettiamo e non tutte uguali.
La donna durante il travaglio dovrebbe potersi muoversi liberamente, ascoltare il proprio corpo e preferire le posizioni verticali per il parto.
Quando queste o altre circostanze sono alterate si possono verificare degli episodi che riguardano delle alterazioni sul perineo
Una di queste è la procedura legata all’episiotomia, il taglio del muscolo durante la fase espulsiva del parto.

L’episiotomia è una procedura che molto spesso è effettuata di routine, ma che così non dovrebbe essere!
La donna dovrebbe avere gli strumenti adatti affinché prevenga l’episiotomia e l’operatore che assiste il parto dovrebbe mettere nelle condizioni la donna di non subirla.
In molte situazioni è inevitabile, in tal caso la donna ha il diritto di sapere che andrà incontro alla procedura, insomma va condivisa la scelta di doverla attuare, per permettere alla donna di essere consapevole del futuro recupero del muscolo perineale.
Le lacerazioni spontanee sono delle disfunzioni a carico del perineo che hanno un impatto diverso rispetto all’episiotomia, se non hanno un grado di alterazione muscolare elevato hanno un tempo di recupero più veloce rispetto al taglio dei muscoli.

In entrambe le situazioni la donna deve fare i conti con il recupero di un organo che ha un valore enorme nella vita di ogni giorno.

COME CURARE LE CICATRICI

Prendersi cura del pavimento pelvico dopo il parto è un atto di amore verso sé stess*.
Ogni cicatrice è diversa e racconta la sua storia, si sviluppa in base all’esperienza vissuta e al nostro corpo.
La cicatrice può essere spessa, lunga, corta più o meno sensibile, ma ricorda, è segno di guarigione.
Finché non è del tutto chiusa non applicare nulla e ricorda che l’igiene è la prima prevenzione alle infezioni.
Una cicatrice vaginale non potrà mai essere completamente asciutta perciò fai in modo di non alterarne il PH con l’utilizzo di detergenti troppo aggressivi, prediligi olii naturali e trascorri più tempo possibile distesa.

Guarda la tua cicatrice, studiala e osservala!
Puoi fare degli impacchi caldi e toccarla con le mani, usa olii per massaggiarla come per esempio l’olio di ricino o di avocado.
Attraversa la fase delle emozioni negative nei confronti della tua cicatrice, toccarsi o essere toccati sono emozioni di movimento, cerca di allentare la tensione superficiale di quella zona.
Prenditi del tempo, non avere fretta di guarire, manda tanto amore alla tua cicatrice, stai li con te stess* ed eventualmente annota i tuoi pensieri e le tue emozioni.

O

Cosa dice l’Osteopata

VERONICA LUMETTA

Riguardo le cicatrici voglio anche io sottolineare l’importanza di prendersene cura, guardarle, osservarle e voler fare qualcosa per loro.

Sembra facile a dirsi, ma a farsi è ben più complicato. Anzitutto perchè molte donne preferiscono che le ferite/cicatrici passino da sole. Hanno paura di fare qualcosa di sbagliato e per non rischiare lasciano perdere e non ci mettono mano. È importante però che sappiano che la cicatrice trazionano i tessuti che sono stati coinvolti della cucitura e questi ultimi creano delle importanti aderenze che si manifestano negli anni sotto forma di disagi che si sarebbero potuti evitare se solo le avessimo trattate. Ad esempio una cicatrice che ha delle aderenze potrebbe tenermi chiuso il pavimento pelvico e di conseguenza anche le anche modificando così il mio appoggio e la mia camminata. Questo determina una modifica strutturale tra osso sacro e lombare che potrebbe determinare una lombalgia a partenza da una cicatrice. 

Il mio consiglio è: abbiate cura delle cicatrice e se non avete la sensibilità di trattarle voi fatevi aiutare da chi lo fa di mestiere ma non abbandonatele perché i disagi negli anni a venire possono essere maggiori.

Ogni professionista di True story Mam esprime il proprio punto di vista, ma la coppia mamma-bambino è unica. Mamme fate le giuste considerazioni, non siete mai inadeguate.

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