IL VBAC, PARTO VAGINALE DOPO TAGLIO CESAREO

gravidanza

Che cosa c’è da sapere sul VBAC* per una scelta consapevole ed informata.

*VBAC – vaginal birth after cesarean section, ovvero il parto vaginale dopo taglio cesareo

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VBAC, CHE COS’È

Il termine VBAC – vaginal birth after cesarean section, ovvero il parto vaginale dopo taglio cesareo, fu coniato dall’ostetrica americana Nancy Weiner negli anni ‘80 dopo aver pubblicato un libro proprio su questo argomento (“Silent Knife: Cesarean Prevention and Vaginal Birth after Cesarean (VBAC)” 1983).

LA STORIA DI NANCY WEIMER, OSTETRICA

Durante la sua prima gravidanza, avvenuta quasi 40 anni fa, i medici sconsigliarono a Nancy di partorire per via naturale in quanto giudicarono la sua statura troppo bassa e ricorsero al taglio cesareo. Nancy, che all’epoca non aveva ancora seguito la formazione per diventare ostetrica, volle approfondire questa scelta medica ed iniziò a formarsi e studiare, apprendendo che il parto naturale, era una scelta altrettanto sicura dopo un cesareo. Nonostante ciò, alla sua seconda gravidanza, dovette compiere una lunga ricerca prima di poter trovare un medico che la supportasse in questa scelta. Nancy riuscì cosí ad avere un travaglio ed un parto spontaneo anche se altamente medicalizzato. Fortunatamente però, la sua terza figlia nacque in casa con un parto naturale, senza interventi, in un ambiente familiare ed accogliente. 

PERCHÉ INFORMARSI

Proprio come Nancy, le coppie che hanno avuto un precedente taglio cesareo devono essere correttamente informate e supportate circa le modalità del VBAC e le raccomandazioni attuali. Innanzitutto è bene precisare che il parto naturale dopo il taglio cesareo non è diverso da un qualsiasi altro parto naturale, bensì l’acronimo VBAC indica una caratteristica che è importante da sapere per chi assiste il parto. Il rischio maggiore del VBAC è che si verifichi una rottura dell’utero a livello della pregressa cicatrice formata dal precedente taglio cesareo, ma questo rischio è inferiore all’1%. In ogni caso, come per ogni gravidanza, è importante preservare la normalità. 

COSA DICONO LE ISTITUZIONI SCIENTIFICHE

Le più importanti società scientifiche internazionali come il RCOG, l’ACOG e anche l’Istituto Superiore della Sanità italiano, sono concordi sul fatto che il VBAC andrebbe proposto a tutte le donne che hanno avuto un precedente taglio cesareo in assenza di fattori di rischio specifici.

Le linee guida inglesi del NICE hanno recentemente pubblicato degli aggiornamenti per quanto riguarda questo argomento. Da questi aggiornamenti sono emersi alcuni aspetti fondamentali per le donne che hanno avuto un precedente taglio cesareo: innanzitutto non deve più essere proposto l’accesso venoso di routine perché non ci sono evidenze circa questa modalità. Un altro aspetto fondamentale che è emerso riguarda il monitoraggio del benessere del bambino tramite l’applicazione di due sonde sull’addome materno (il cosiddetto cardiotocografo): queste linee guida sottolineano che il monitoraggio continuo (raccomandato in caso di VBAC) non è  più efficace nell’individuare un problema rispetto al monitoraggio a intermittenza, perciò andrebbe proposto se in concomitanza con altri fattori di rischio (ad esempio induzione). Nel caso in cui si debba ricorrere al monitoraggio in continuo, questo non deve limitare il movimento materno durante il travaglio e il parto, e la donna dovrebbe essere libera di scegliere la posizione che più le piace. Su questo aspetto ci viene incontro la tecnologia: le recenti macchine cardiotocografiche sfruttano la telemetria, ovvero si possono applicare le sonde sulla pancia della mamma anche senza fili, in modo che la donna possa muoversi liberamente. Anche l’uso dell’acqua in travaglio come analgesia non è più controindicata in caso di VBAC. 

Un altro aspetto fondamentale che è emerso dalle linee guida NICE è che la percentuale di successo del VBAC è del 72-75% e che il rischio di rottura dell’utero è molto basso. 

Per tutti questi aspetti, è molto importante per una coppia una scelta consapevole e informata per poter scegliere liberamente il proprio percorso. In questo senso, l’aiuto di un professionista sanitario che supporti e sostenga le scelte della coppia è fondamentale. 

La Libreria della Mamma

Una lettura consigliata
Silent Knife: Cesarean Prevention and Vaginal Birth after Cesarean (VBAC) 

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Cosa dice la Prenatal Tutor ®

BARBARA DURAND

Come insegnante di  Hypnobirthing mi permetto di dare un piccolo suggerimento alle mamme che si approcciano al VBAC.

Siete mamme che come qualsiasi altra mamma si sta approcciando alla preparazione del proprio parto.

Sperare in un parto vaginale non è sufficiente, al parto ci si prepara! 

Il primo passo fondamentale è pensare al nostro linguaggio, le parole formano i pensieri e formano le credenze e formano addirittura i comportamenti.

Se vi dite ‘vorrei provare’ un VBAC rimanete in una posizione di incertezza, di prova, come se nemmeno voi ci crediate davvero.

Se non ci sono indicazioni diverse, vi preparate ad un parto. Punto. 

  • Dimentichiamo: travaglio di prova
  • dimentichiamo: vorrei
  • dimentichiamo: mi piacerebbe ma...

Se avete avuto il parere medico favorevole per un parto vaginale è ora di preparare il vostro parto vaginale!

Ogni professionista di True story Mam esprime il proprio punto di vista, ma la coppia mamma-bambino è unica. Mamme fate le giuste considerazioni, non siete mai inadeguate.

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