INFERTILITÀ MASCHILE

Quando si è alla ricerca di un bimbo ci sono tanti fattori di cui tener presente.
Per fare un bimbo c’è bisogno non solo della mamma, ma anche del papà.
Per fare un bimbo c’è bisogno non solo della mamma, ma anche del papà.

Quando si è alla ricerca di un bimbo ci sono molti fattori di cui tener presente, tra questi comprendere che la famiglia è fatta inizialmente di due elementi che devono guardare verso uno stesso obiettivo: la crescita e la maturazione di un nuovo elemento. Per fare un bimbo c’è bisogno non solo della mamma, ma anche del papà.
Non solo la donna può avere delle problematiche fisiche che impediscono di procreare in quel momento, ma anche l’uomo!
È importante trattare e considerare entrambi gli elementi!
UOMO E DONNA: CHI DEI DUE?
Nella ricerca di un figlio ci possono essere numerose aspettative, tanta voglia di provare a dare il massimo e cercare di mettere tutto in ordine prima del grande arrivo… ma quando non si riesce?
Una delle domande più frequenti viene vissuta in primis dalla donna che inizierà a chiedersi quale sia il SUO problema. Le prime indagini relative alla fertilità vengono fatte dalla ginecologa proprio alla donna: molte volte apparentemente sembra tutto normale, ma nel corpo si sono create tensioni e stress dovuti ai primi ostacoli che si trovano.
L’uomo in questo caso passa sempre dopo la donna. Prima vengono fatte indagini su di lei, poi si effettuano verifiche sulla fertilità dell’uomo come spermiogrammi: valutazioni della quantità, nonché quantità, dello sperma, il tempo di sopravvivenza, morfologia e mobilità degli spermatozoi.
Il lavoro dell’osteopata si può introdurre anche qua, se non è arrivato prima!
ACCENNI ANATOMO FUNZIONALI NELL’UOMO
Nella ricerca disfunzionale dell’uomo, in osteopatia, è opportuno partire come sempre da un’anamnesi completa e dettagliata, comprendendo traumi passati, patologie presenti eventuali e familiarità, eventuali dolori o tensioni, operazioni chirurgiche che posSono creare possibili cicatrici e conseguenti aderenze.
Si prosegue con un’osservazione della persona per valutare dismetrie e punti di tensione o debolezza.
Si effettuano test sul lettino per ricercare le zone da lavorare e qui inizia l’indagine palpatoria.
Nell’uomo, come per la donna, è importante mantenere una corretta libertà delle strutture muscolo scheletriche del bacino, sacro e lombare se si è nella situazione di voler ricercare una gravidanza. Questo perché per l’uomo i gameti (le cellule seminali maschili) vengono prodotte nei testicoli, collocati nella zona del bacino e pavimento pelvico, ma passeranno attraverso una serie di dotti che coinvolgono anche l’uretra (diversamente per la donna, nell’uomo essa è collegata sia all’apparato escretore che quello genitale), situata da metà addome verso il pene, comprendendo in questo caso anche la parte lombare, ma soprattutto viscero-addominale.
Sarà dunque necessario indagare la libertà degli psoas, muscoli addominali coinvolti anche nella libertà degli ureteri, quindi tutta la parte relativa all’apparato digestivo – fegato, stomaco, intestino in particolare. Se ci si trova in presenza di cicatrici in casi di appendicectomia (gergalmente chiamata appendicite) bisognerà indagare anche quella essendo un taglio a livello dello psoas di destra, che potrebbe in qualche modo creare tensioni e poca mobilità. Spesso può creare alterazioni di mobilità anche una scorretta alimentazione: è importante seguire quindi una dieta sana ed equilibrata, sotto consigli di esperti.
Come accennato prima, tutta la parte del pavimento pelvico, grosso contenitore muscolo tendineo che fa da superficie a tutto l’addome e su cui poggia anche l’apparato genitale (prostata, vescicole seminali, testicoli, funicoli spermatici).
Anche per l’uomo non è da sottovalutare l’importanza dell’asse cranio-sacrale in quanto, a livello del cranio sull’ipofisi, verranno prodotti importanti ormoni necessari ad un buon funzionamento genitale. Va da sé che a seguito di un incidente o grosso trauma nel quale viene colpita o sollecitata questa zona, si creeranno possibili complicazioni a tal punto da poter compromettere una buona funzionalità ormonale.
A COSA SERVE QUINDI L’OSTEOPATA
Quando a seguito di svariate ricerche di gravidanze ci si ritrova sempre allo stesso punto, gli esami e indagini specifiche non danno particolari problemi o anche solo percentuali basse, sarebbe il caso di prendere in considerazione, senza aspettative, la propria salute psico-fisica.
Molte volte il trattamento osteopatico aiuta a ristabilire un equilibrio interno che per qualsiasi motivo è venuto a mancare. Può bastare ristabilire questa armonia per liberare blocchi o disfunzioni che non permettono in quel momento di poter procreare.
Altre volte la ricerca assennata di un figlio può generare degli stress che creano tensioni nella coppia e nel corpo di entrambi.
Viene spesso proposto un percorso da seguire insieme a osteopati, psicologi/psicoterapeuti e dietisti/nutrizionisti per lavorare a 360 gradi su entrambe le persone.
Il desiderio futuro è quello di creare una famiglia: saranno futuri mamma e papà a ricercare insieme una strada comune per un obiettivo comune.
CONCLUSIONI
In un percorso di ricerca di gravidanza è importante un lavoro collaborativo di diverse figure, questo per permettere al corpo di ritrovare completamente la sua libertà ed equilibrio. È importante tenere traccia delle sensazioni o sintomi che si hanno per lavorare al meglio sulle cause scatenanti di un determinato problema. Sapere di essere in due, significa affrontare la situazione in complementarietà e non da soli: questa sarà anche la base di una famiglia solida.
Articolo correlato a “La gravidanza vista con gli occhi di papà“.
Diversi studi hanno mostrato come lo stress porta a una diminuzione della secrezione di testosterone inibendo la spermatogenesi (situazioni di elevato stress aumentano il cortisolo per preparare l’organismo a far fronte ad un ambiente ostile attivando l’asse HPA, per mantenere un equilibrio dinamico). Di conseguenza, uomini afflitti quotidianamente da due o più circostanze stressanti potrebbero avere livelli di testosterone minori e una riduzione della concentrazione e della mobilità dello sperma.
I risultati di questi studi ci permettono di comprendere che in primo luogo molti dei fattori trattati che portano all’ infertilità maschile si possono prevenire. I benefici di uno stile di vita sano, una nutrizione bilanciata, la gestione dello stress e l’attività fisica sono variabili fondamentali nella prevenzione dell’infertilità maschile. Tutti questi fattori possono contribuire a migliorare la salute riproduttiva riducendo i dannosi effetti dello stress ossidativo, delle infiammazioni e dell’invecchiamento prematuro.
In secondo luogo durante il trattamento dell’infertilità maschile e della disfunzione sessuale, i professionisti della salute dovrebbero attuare una valutazione del paziente comprensiva includendo i livelli fisiologici e psicologici di stress, la qualità e la durata del sonno, la gestione del peso e della nutrizione, l’attività fisica e consigliare lo svolgimento di test in laboratorio ad ampio raggio. Il tutto al fine di favorire un trattamento integrato a 360 gradi, dato che l’infertilità maschile è multi-fattoriale di natura.
È importante non dimenticare le conseguenze psicologiche dell’infertilità. Psicologicamente l’infertilità crea una condizione che può essere definita come una “crisi di infertilità”. Tale stato provoca sensazioni di perdita di salute, perdita di autostima, sentimenti di lutto, depressione e di colpa. Creando condizioni sociali di isolamento e problemi nella vita lavorativa della persona.
Infine, bisogna porre l’accento sull’idea di considerare l’infertilità non come una problematica del singolo, ma come una problematica della coppia. La coppia deve infatti affrontare diversi ambiti di confronto nel proprio vissuto (sociale, sessuale, relazionale e individuale).