LA NOIA COME PROPULSORE DELLO SVILUPPO
Hai mai pensato che un bambino debba imparare a gestire la noia?
Proviamo a vedere perché potrebbe essere uno uno spazio fertile per la crescita.
Proviamo a vedere perché potrebbe essere uno uno spazio fertile per la crescita.
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LA SOCIETÀ ATTUALE
Viviamo in una società caotica, in cui tutto si muove in modo estremamente rapido. Ogni nostra giornata è scandita da impegni che si susseguono uno dopo l’altro senza sosta. Immersi in questa realtà tesa al risultato e a fare più che si può, spesso riempiamo le giornate dei nostri bambini di impegni. Lo facciamo con le migliori intenzioni, per farli crescere, per far sì che apprendano il più possibile… la conseguenza però è che ci ritroviamo, al giorno d’oggi, con bambini che non sanno più andare lentamente, non sanno gestire il vuoto, la noia. I nostri bambini sono iperstimolati e fanno fatica a fermarsi.
La realtà è che siamo noi adulti i primi che fanno fatica a gestire i momenti di vuoto e noia. Non sappiamo più stare nel “dolce far niente”. Non avere programmi, o attività finalizzate a qualcosa genera ansia, ci dà l’idea di perdere tempo, ci destabilizza.
LA NOIA
La noia viene erroneamente catalogata tra le emozioni “negative”. In realtà ogni emozione ha un suo perché è nessuna andrebbe mai ignorata o repressa. È importante sia per gli adulti sia per i bambini saper stare nelle nostre emozioni.
La noia, il non saper cosa fare, é la pausa prima dell’attività. È il terreno nel quale possiamo liberare la nostra creatività, è il luogo dove le idee possono fiorire.
PERCHÈ É IMPORTANTE EDUCARE I BAMBINI ALLA NOIA
Molti esperti concordano sull’importanza fondamentale della noia per i bambini. I bambini devono avere il tempo di annoiarsi, hanno diritto a momenti in cui non tutto è già definito e programmato. La noia permette al bambino di liberare la creatività, di trovare una soluzione al problema “mi annoio non so cosa fare”, e quindi di mettere in campo le proprie risorse e abilità. La noia è uno spazio di libertà, un luogo in cui il bambino può attingere al proprio mondo interno, può mettere in campo il ragionamento, il pensiero creativo e simbolico, può imparare a trasformare e manipolare la realtà e può imparare a conoscere meglio sé stesso, i propri desideri e andare sempre più verso l’autonomia.
SUGGERIMENTI
- Per riuscire a lasciare i nostri bambini liberi nel “dolce far niente”, dobbiamo prima accettare noi adulti di poterci stare. Solo così potremo permetterci di lasciare che nostro figlio/a possa anche annoiarsi. Proviamo quindi a ritagliarci dei momenti in cui non dobbiamo fare nulla, semplicemente stare.
- Non riempiamo le settimane dei nostri bambini di mille impegni, creiamo qualche momento non strutturato in modo che possano sperimentare la noia e non esserne spaventati.
- Se vediamo il nostro bambino insofferente e disorientato non diamogli un’attività da fare decisa da noi, piuttosto iniziamo a fornirgli delle opzioni di cose che potrebbe fare, o aiutiamolo a riflettere su cosa piacerebbe fare a lui. Ricordiamoci sempre che la cosa migliore non é fornire le risposte, ma aiutarli attraverso la nostra mediazione a trovarle da soli.
Vedrete come nella noia il bambino percorrerà sentieri prima sconosciuti, si librerà nella creatività, nella possibilità di fare e imparerà ad essere più sereno anche nella lentezza.
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Come tutte le altre emozioni, la noia non è mai giusta o sbagliata, ma è una informazione per costruire e mettere in atto un’azione che ci porterà a sentirci meglio.
Mantenere lontani dalla noia i bambini equivale a tenerli lontani dalla rabbia, dalla paura o dalla gioia. In altre parole, equivale a “non permettere al bambin* di fare esperienza del saper gestire le proprie emozioni e saper risolvere uno stato di malessere”.
Così entra nel discorso anche la costruzione di autoefficacia e di autostima. Non poter fare esperienza di “sentirsi capaci di” intacca anche l’autoefficacia e non permette al bambin* di accrescere la propria autostima.
In conclusione, il mio consiglio è di partire da voi genitori.
Che cos’è la noia per voi? Come gestite i momenti di vuoto e di attesa?
In un secondo momento provate ad incuriosirvi di come affronta la noia il vostr* bambin*.
Potreste fare esperienza di qualcosa di assolutamente inaspettato!
Cosa dice la Mam to Mam
ESPERIENZA DI MAMMA
Il mio bambino frequenta il micronido e dalle 9 alle 16 è in continuo movimento, gioco, relazione, scoperta… nel momento in cui arriva a casa o nei giorni di chiusura del nido mi domando sempre cosa posso fargli fare per stare con me e per arrivare al momento della cena senza farlo annoiare.
Spesso mi sono trovata a sbrigare faccende lavorative non terminate in giornata e quindi l’impossibilità di proporgli attività per giocare. Proprio in questi momenti mi sono accorta che lasciandogli la giusta libertà sa riempire i momenti in cui è ‘lasciato da solo’.