LA TESTA PIATTA NEL BAMBINO: LA PLAGIOCEFALIA
L’importanza della rotondità cranica non è solo per fini estetici.
La plagiocefalia è la deformazione della testa del neonato durante i primi mesi di vita, quando le sue ossa sono ancora morbide e più facilmente modificabili.
La plagiocefalia è la deformazione della testa del neonato durante i primi mesi di vita, quando le sue ossa sono ancora morbide e più facilmente modificabili.
La plagiocefalia rientra tra quelle anormalità del cranio che vanno sotto il nome di “dimorfismi”. Nello specifico si tratta della deformazione della testa del neonato durante i primi mesi di vita, quando le sue ossa sono ancora morbide e più facilmente modificabili. Possiamo paragonarlo al pongo, e quando un pongo è morbido, è facile deformarlo, ed è altrettanto facile correggerlo. Infatti è importante intervenire quanto prima con la manipolazione.
PERCHÉ IL CRANIO SI DEFORMA
Tutti i neonati subiscono una deformazione del cranio durante il travaglio, precisamente nel momento in cui avviene il modellamento, ovvero quando la testa del feto passa dall’ingresso pelvico.
Nello specifico il cranio si deforma con le posizioni che i neonati assumono, dettato dalla loro comodità. Di solito se ci sono degli appiattimenti da un lato, la testa avrà un lato preferito dove rimanere girata, ed è proprio stando ferma e appoggiata nello stesso punto che viene plagiata.
QUANTI TIPI DI APPIATTIMENTI ESISTONO
In tutto esistono 3 tipologie di deformità del cranio potenzialmente presentabili nei neonati:
- La “Plagiocefalia”: quando i bambini dormono sempre sullo stesso lato, è un appiattimento che si verifica postero lateralmente.
- La “Brachicefalia”: quando dormono sempre a faccia in su e l’appiattimento è posteriore.
- La “Scafocefalia”: quando dormono con la testa sempre da un lato e l’appiattimento è laterale.
LE CAUSE
Le cause più diffuse sono prenatali, cioè posizionali all’interno dell’utero, infatti il feto può subire limitazioni negli spostamenti, e trovarsi costretto nella medesima posizione per un periodo di tempo prolungato.
Oppure durante il parto, (la ventosa o un parto lungo può crearlo), o vizi posturali (troppo tempo nella sdraietta o sdraiato a pancia in su).
IL TRATTAMENTO
L’osteopatia pediatrica ha un’altissima percentuale di completo successo per casi di plagiocefalia posizionale.
È molto importante intervenire sulla plagiocefalia sin dai primissimi mesi e gli osteopati oggi sono tra i massimi esperti di valutazione del cranio, per la capacità di sentire l’elasticità delle suture, di trattarle, di lavorare su aspetti inerenti la malleabilità delle ossa, sulla forma complessiva del cranio.
Il trattamento non verterà solo sul cranio in modo settoriale ma sarà svolto su tutte le strutture che possono condizionarlo.
Per migliorare la rotondità del cranio bisognerà prendersi cura anche della colonna vertebrale e della tensione addominale, risolvendo i problemi a monte si potrà liberare più facilmente un cranio in compressione.
CONCLUSIONI
Quando l’osteopata nota queste asimmetrie bisogna trattarle.
La frase che si sente spesso dire “quando cresceranno i capelli non si vedrà più” non porta al miglioramento, anzi è la cosa più comoda da dire per tranquillizzare una mamma, ma non è la strada giusta.
L’osteopatia é sicuramente il trattamento elettivo per la correzione degli appiattimenti del cranio già presenti.
Dobbiamo ricordarci però che la plagiocefalia data da vizi posturali (quindi non quella da posizionamento in utero o da travaglio) può essere facilmente prevenuta con piccoli accorgimenti. Tenendo in considerazione che per il rischio SIDS i neonati devono dormire solo a pancia in su, possiamo utilizzare tutti i momenti di veglia per la prevenzione della testa piatta. È importante quindi, durante i momenti di veglia, variare spesso la posizione del bambino e metterlo su entrambi i fianchi alternando i lati e a pancia in giù.
Il Tummy time, ovvero il tempo che il bambino trascorre a pancia in giù, contribuisce molto nella prevenzione della plagiocefalia posizionale.
Anche l’uso della fascia contribuisce a prevenire la testa piatta.
Da quando è stata introdotta la raccomandazione per la prevenzione SIDS di mettere i bambini a dormire esclusivamente sulla schiena, sono apparsi sul mercato ‘cuscini antisoffoco ed anti testa piatta’.
Ricordiamo che l’uso del cuscino è assolutamente da evitare fino allo 12 mesi proprio per ridurre il rischio sids, anche se riportano tali diciture.
Per ovviare al problema della plagiocefalia ricordiamo anche in questo caso l’importanza del tummy time, il tempo sulla pancia, da passare da sveglio e SEMPRE SORVEGLIATO.
Un altro consiglio che posso dare, se ne avete la possibilità, cambiate la posizione della culla in modo che se il bambino è attratto da qualcosa e gira sempre la testa da una parte sarà invogliato e stimolato a girarla in più direzioni!
Cosa dice la MAM to MAM
Esperienza di Mamma
Mia figlia ha 13 mesi e la testa un po’ piatta.
E’ nata con ventosa e non so se questo ha portato alla testa piatta.
Ho usato molto la fascia ed il marsupio, ma non è bastato.
Purtroppo non ho seguito il percorso con un osteopata sin da subito.