PIEDE SCALZO O CALZATURA NEI NEONATI E BAMBINI?

nascita

Quando mettere le prime scarpine?
Tutte le mamme si fanno delle domande sull’argomento, analizziamo le singole situazioni. 

PIEDE SCALZO O CALZATURA NEI NEONATI E BAMBINI?

La premessa è la seguente: “La postura può essere definita come la posizione che assume, in statica o in dinamica, il corpo umano in opposizione alla forza di gravità”.
La postura in stazione eretta dipende dal gattonamento, e dai primi passi del bambino.

IN PANCIA

Quando il bambino è dentro la pancia della mamma, ha le gambine raccolte con i piedini incrociati.
Ha sempre lo stesso piedino che sta sopra e sempre l’altro che sta sotto. Non alternerà mai. Questo è molto curioso, anche in pancia ci sono già delle preferenze posturali che poi si verificheranno anche una volta nati. 

La cosa interessante è che il piedino che sta sopra gode di ottima posizione in quanto è flesso su se stesso ma non devia nè in intrarotazione nè in extrarotazione. Mentre invece il piedino che sta sotto, è sì flesso su se stesso ma è ripiegato verso l’interno per stare aderente all’altra tibia. 

Ed è proprio quello che l’osteopata va a controllare in prima visita quando il bambino ha pochi giorni di vita.

Qualora si accorgesse che uno dei due rimane effettivamente più intraruotato dell’altro può già presupporre che ci saranno dei vizi posturali non indifferenti se nessuno glielo corregge. 

Ad esempio quando inizierà a gattonare avrà la tendenza a partire sempre con lo stesso piede, quando si alzerà in piedi punterà sempre per primo lo stesso e quando inizierà a camminare lo terrà molto intraruotato. 

Ad ogni fase è possibile correggere questo disequilibrio, sia se la mamma se ne accorge già in camminata o se se ne accorge durante il gattonamento però sempre meglio iniziare i trattamenti il prima possibile.

Fatta questa premessa, capiamo che i piedi sono molto importanti, perché una camminata non simmetrica, porterà ad un inizio di rotazione vertebrale e del bacino che poi via via porta scompensi e quindi queste nostre piantine cresceranno sempre un po’ disturbate.

Alla luce di questo quanto è importante allora sapere come trattare un piedino per dargli tutta una serie di stimoli che fanno bene solo considerando le calzature?

Analizziamo i singoli periodi:

DA 0 A 2 MESI

I piedini vanno tenuti sempre al caldo sia di giorno che di notte, le classiche tutine intere sono ideali e in periodi invernali si può sovrapporre alla tutina una calza più pesante. Questo non vuol dire che fino ai 2 mesi ci dimentichiamo dei loro piedini, tutt’altro.
Essi vanno massaggiati e coccolati ogni volta che si fa un bagnetto e ogni volta che c è l’occasione di avere un piedino nudo sotto le mani.
Il massaggio dei piedi ipersensibilizza i recettori e prima si inizia meglio è.

DA 3 A 6 MESI

I bambini approcceranno al timmy tipe per terra e anche se so esserci freddo d’inverno, bisogna organizzarsi perché abbia un pantalone pesante, ma i piedini sempre nudi, senza calze.
In questi mesi sono fondamentali gli stimoli che il bambino riceve grazie al contatto diretto con il pavimento o con il tappetone. 

In questi mesi per uscire di casa e fare una passeggiata nel passeggino i bimbi potranno indossare le calzature che più desiderano purché siano morbide, ma non sono necessarie. Se una mamma si trova più comoda a coprire il piedi con le calze va bene lo stesso. Purché una volta arrivati a casa scopra i piedini e li lasci nudi.

DA 6 A 10 MESI

Vale più o meno lo stesso discorso però questo è un periodo importante perché iniziano a stare seduti da soli e iniziano a gattonare. E qui diventa proprio necessario avere i piedini nudi senza la calza antiscivolo. Essa fa da ostacolo alla percezione, e rallenta il progresso. La calza antiscivolo seppur è nata per aiutare i nostri bimbi a non scivolare, poiché è spessa non può essere adeguata in questa fase. Inoltre il bambino inizierà a giocare con i propri piedini nudi e scoprirà questa parte del corpo che inizierà a mettere in bocca. 

Quando il bambino avrà iniziato a gattonare bisognerà porre l’attenzione sui piedini. Essi dovranno avere le punte delle dita rivolte verso l’interno, a baciarsi. In questo modo sono in posizione fisiologica rispetto all’angolo con del ginocchio e dell’anca. Se dovessimo accorgerci che i piedini hanno le punte rivolte verso l’esterno conviene farsi dare un parere da un professionista.

DA 10 MESI+

Se ci accorgiamo che il bimbo vuole muovere i primi passi il mio consiglio è di non farglieli fare mai da piedi nudi. 

Il motivo è molto semplice: abbiamo notato che i primi passi vengono fatti per la maggior parte dei casi a base larga. Quindi il piede se è nudo accentua questa apertura per cui una volta che facciamo indossare una scarpa primi passi l’apertura si restringe perché il peso della calzatura non renderà comodo il passo. 

Quale dobbiamo comprare?
Una qualsiasi calzatura che sia siglata con il nome ‘primi passi’ che abbia il collo alto e la suola che riesce a ripiegarsi su se stessa. Mai usare una primi passi usata dai fratelli o amici anche se dicono che sono state usate pochissime. Le calzature vanno comprate nuove e non devono esserci mai ricicli né sulle scarpe né sulle pantofole.

 

Una volta indossate le scarpe primi passi vanno tenute sia in casa che fuori (igienizzando e pulendo a fondo la suola non appena si sta in ambienti interni) questo fa si che ci si abitui alla falcata con la scarpina. 

Una volta che il passo è deciso, non ha più bisogno del sostegno del genitore e una volta che il bambino va spedito (circa 1 mese dopo l’inizio) può iniziare a togliere le scarpe in casa e rimanere a piede scalzo per camminare o con una calza sottile.

Rimango molto contraria alla calza antiscivolo in questa fase perché rimane troppo spessa e funge da ostacolo. Inoltre le calze scendono, si girano, si inspessiscono da un lato e creano una aderenza al suolo inadeguata. 

Solo dopo 6 mesi dai primi passi si potranno inserire le calze antiscivolo perché l’appoggio si è ormai strutturato.

Per quanto riguarda l’asilo, non potendo far stare i bambini a pieni nudi durante il gattonamento siamo obbligati a procurarci le calze antiscivolo, ma perché dobbiamo sottostare alle regole. Da quando però si fanno i primi passi le pantofole da acquistare sono quelle a suola rigida e collo basso.

All’arrivo a casa, continuiamo le buone abitudini in modo da iper stimolare i piedini dei nostri cuccioli.

CONCLUSIONI

Ricapitolando:

  • Le calze antiscivolo fanno da ostacolo sia al gattonamento che ai primi passi. Bisogna utilizzarle dopo 6 mesi che il bambino cammina bene perché, a questo punto, il piede è già strutturato e non potrà interferire negativamente sul passo.
  • Il più possibile a piedi nudi dai 3 mesi in su se siamo in casa. 
  • In giro, in macchina, sul passeggino tenere i piedini coperti o con calze o con scarpette morbide con la suola molle 
  • Chi porta i bambini al nido si adegui alle richieste del nido che vogliono effettivamente la calza antiscivolo ma poi arrivando a casa togliamole e riprendiamo le buone abitudini.
  • Un’adeguata postura nasce dai nostri primi passi. Non perdiamo questa grande occasione di crescita.
O

Cosa dice l’Osteopata

GAIA GRAZIANO

Bellissimo articolo di Veronica, che lascia spazio solo ad una precisazione specifica: il piede ha dei recettori che ricevono molto velocemente un’informazione, ma altrettanto velocemente si perde. Questo significa che è molto reattivo al cambiamento. Un altro piccolo consiglio che si può seguire è, laddove la stagione o l’ubicazione lo permettono, stimolare ogni tanto il piede nudo con superfici diverse, come: erba, sabbia, terra, pietrine con l’aiuto dei genitori, foglie, ecc… 

Il recettore iperstimolato reagirà di conseguenza, supportando anche la crescita nei bimbi in cui è presente un lieve mal posizionamento dei piedini. 

Ogni professionista di True story Mam esprime il proprio punto di vista, ma la coppia mamma-bambino è unica. Mamme fate le giuste considerazioni, non siete mai inadeguate.

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