LISTERIOSI E DIETA IN GRAVIDANZA

gravidanza

Che cos’è la listeriosi e alcune raccomandazioni.

gb3

TE NE PARLA

GIORGIA BIANO

Dietista

CHE COS’È LA LISTERIOSI

La listeriosi è una tossinfezione alimentare dovuta al batterio Listeria Monocytogenes. È relativamente rara, tuttavia presenta tassi di mortalità elevati soprattutto nelle categorie fragili, quali donne in gravidanza, neonati, anziani e soggetti adulti immunodepressi. La Listeria Monocytogenes è un batterio ubiquitario. Può contaminare qualunque livello della catena di produzione e di consumo degli alimenti. Cresce e si riproduce a temperature variabili tra 0° e + 45°, tende a persistere nell’ambiente e quindi ad essere presente anche in alimenti trasformati, conservati o surgelati. Gli alimenti più comunemente associati a listeriosi sono: pesce, carne e verdure crude, latte non pastorizzato e suoi derivati (formaggi molli, burro, creme, gelati), insalate preconfezionate, patè, panini e cibi preparati pronti all’uso (inclusi hot-dog, carni fredde tipiche delle gastronomie). È possibile, anche se molto raro, il contagio interumano e per contatto diretto con gli animali e l’ambiente contaminati. L’incubazione media è di circa 3 settimane, ma può prolungarsi sino a 70 giorni. 

La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla più comune gastroenterite acuta febbrile (si manifesta entro poche ore dall’ingestione ed è rapidamente autolimitantesi nei soggetti sani), alla forma più severa nei soggetti fragili. È accertato che la Listeria M. minaccia particolarmente il sistema nervoso centrale e il feto/placenta. Il rischio di contrarre la listeriosi in gravidanza aumenta di circa 20 volte rispetto la popolazione generale. Le donne in gravidanza di solito manifestano una sindrome simil-influenzale, con febbre e altri sintomi aspecifici (astenia, dolori), che rendono pertanto difficile la diagnosi. I potenziali rischi per la gravidanza sono: aborto spontaneo, parto pretermine, morte fetale intrauterina (circa la metà dei casi) e la listeriosi congenita (lesioni d’organo multiple, deficit neurologici, epatosplenomegalia, difficoltà respiratorie, lesioni cutanee ecc.).

La prevenzione è di fondamentale importanza e può avvenire adottando le generali norme di igiene ed attenzione previste anche per le altre tossinfezioni alimentari, ovvero:

  • accurato ed adeguato risciacquo degli alimenti crudi, anche se verranno cotti e/o sbucciati
  • igiene dei piani di lavoro, dei taglieri, dei coltelli dopo la manipolazione degli alimenti; adeguate temperature e pulizia di frigorifero e di congelatore
  • cottura attenta e completa degli alimenti; consumare i prodotti pronti appena possibile, comunque non oltre i 3-4 giorni

Data la sua natura batterica, il trattamento della malattia si avvale della terapia antibiotica.

La listeriosi rientra nel gruppo di malattie per le quali anche in Italia sono stabilite reti di sorveglianza sulla sicurezza alimentare con obbligo di denuncia (Epicentro ISS).

RACCOMANDAZIONI

  • È importante che la donna osservi le norme igieniche per la prevenzione nella manipolazione e nella cottura degli alimenti.
  • Una cura antibiotica somministrata precocemente ad una donna in gravidanza, nella quale si sospetti la patologia, può prevenire la trasmissione verticale della listeriosi al feto.

Ogni professionista di True story Mam esprime il proprio punto di vista, ma la coppia mamma-bambino è unica. Mamme fate le giuste considerazioni, non siete mai inadeguate.

Scopri di più sul nostro Team

Altri articoli sull’alimentazione in gravidanza

0