RAPIDI CONSIGLI DI IGIENE ORALE PER I PRIMI ANNI DI VITA

2-mesi

Dall’uso dello spazzolino alla scelta del dentifricio più adatto.
Rispondiamo alle domande più frequenti.

newborn-teeth

TE NE PARLA

GIULIA MASSANO

Dentista

PRIMI MESI: GARZINA BAGNATA DOPO OGNI POPPATA

Le buone abitudini iniziano fin da piccoli: dopo ogni poppata è bene passare una garza imbevuta di acqua o soluzione fisiologica che doni freschezza alle gengive del neonato.
Questa abitudine può continuare anche quando spunteranno i primi dentini nel settore anteriore.
Per quanto riguarda le poppate o il biberon di notte, è bene priviligiare il benessere della coppia mamma-bambino, se passare la garza per la pulizia della bocca è difficoltoso o compromette l’andamento della notte, è meglio evitare. 

L’USO DELLO SPAZZOLINO CON L’AIUTO DEL GENITORE

Dal sesto mese di vita i denti iniziano a erompere in arcata.
È bene introdurre il gesto quotidiano dell’uso dello spazzolino anche in presenza di pochi elementi dentari senza dentifricio.

PRIMI PASSI DI IGIENE ORALE

Dai due anni e mezzo di vita il bambino potrà iniziare a prendere confidenza con lo spazzolino giocando a imitare i genitori nel gesto di lavare i denti. Al termine del gioco il genitore potrà controllare e ripassare lo spazzolino.

LA QUANTITÀ DI DENTIFRICIO

La quantità di dentifricio corretta e necessaria per lavarsi i denti non è quella raffigurata nelle pubblicità: ne basta molto meno. Fino ai tre anni è sufficiente sporcare le setole dello spazzolino, poi dai 3 ai 6 anni di età la quantità di dentifricio può essere paragonata alla dimensione di una lenticchia. E occhio all’etichetta: la quantità di fluoro non deve superare 1000 ppm.

INTEGRAZIONE  DI PASTIGLIE O GOCCE DI FLUORO: SÌ O NO

Le recenti evidenze scientifiche affermano che è sufficiente la quantità di fluoro contenuta nel dentifricio, quindi non è necessaria l’integrazione esterna di fluoro.

SPAZZOLINO MANUALE O ELETTRICO

Ci sono diversi studi scientifici a favore di uno o dell’altro in campo pediatrico.
Lo spazzolino elettrico in bambini troppo piccoli potrebbe essere utilizzato incautamente e potrebbe danneggiare la gengiva.
E’ bene partire con uno spazzolino manuale pediatrico a setole morbide per imparare ad esercitarsi.
In seguito a un consulto con il vostro dentista vi potrete accordare su quale soluzione sarà più adatta per vostro figlio.

LA PRIMA VISITA DAL DENTISTA

E’ bene che il piccolo familiarizzi sin da subito con l’ambiente dello studio.
Dai tre anni di età è raccomandata una visita con il vostro dentista pediatrico di fiducia anche se il bambino non ha mai avuto problemi legati ai dentini o non si è mai lamentato.

P

Cosa dice la Prenatal Tutor ®

BARBARA DURAND

Allattamento materno e carie: l’allattamento materno è il metodo previsto dalla natura. La perfetta composizione del latte materno fornisce al bambino tutto quello di cui ha bisogno fino a quando sarà pronto per iniziare ad assumere alimenti complementari e col passare del tempo, dopo l’introduzione di ulteriori cibi solidi, a svezzarsi definitivamente. (Both, 2003)

L’uomo è un mammifero e tutti i mammiferi nutrono la prole col latte delle proprie mamme, eppure la carie compare raramente negli animali selvatici.
La suzione del seno e quella del biberon sono molto diverse tra loro.
Nella suzione dal seno, i dentini non vengono continuamente bagnati dal latte materno perché esso esce dietro le arcate dentali, nella parte profonda della cavità orale, e da lì passa direttamente nella faringe.
Inoltre, il latte materno non esce dal seno così velocemente come il latte che esce dal biberon ed è il bambino a dover collaborare attivamente nella suzione per estrarlo. 

La cavità orale del bambino rimane isolata dal latte grazie all’effetto sottovuoto che si crea quando l’attacco al seno è corretto. Nella suzione dal biberon, invece, i denti incisivi superiori in special modo vengono continuamente bagnati dal latte per lo più zuccherato.

Secondo Both (2003), i bambini allattati al seno non solo esercitano la chiusura labiale, ma dormono anche più raramente con la bocca aperta e respirano di più col naso, in quanto soffrono meno spesso di patologie alle vie respiratorie. La respirazione orale favorisce la carie: infatti, quando il bambino dorme con la bocca aperta, la cavità orale si asciuga e la saliva non può più rimineralizzare i denti in modo efficace lasciando, nel contempo, ai batteri cariogeni vita facile.

Secondo alcuni autori l’allattamento materno a richiesta diurno e notturno non incide sull’aumento della frequenza della carie (Weerheijm, 1998 in: Benkert, 2005), anzi forse li protegge! Ora ci sono discussioni su queste affermazioni per quanto riguarda i bambini oltre i 12 mesi, la scienza non ha una visione univoca come spesso accade su questo argomento. In ogni caso non va tralasciata la corretta igiene orale proprio come suggerito dalla dentista, anche quando sono presenti solo le gengive!

D

Cosa dice la Dietista

GIORGIA BIANO

Fin dalle prime fasi dello svezzamento i bimbi vanno abituati all’assunzione di cibi che non siano favorevoli allo sviluppo di carie.
Oltre che per la prevenzione del sovrappeso, una dieta povera di zuccheri semplici andrebbe fortemente sostenuta proprio per l’igiene dentale.
Quindi sono sconsigliati dolci, miele, merendine, marmellata, snack, prodotti confezionati in genere.
Le uniche fonti di zucchero dovrebbero essere la frutta fresca di stagione (fruttosio) e il latte o lo yogurt (lattosio).

Ogni professionista di True story Mam esprime il proprio punto di vista, ma la coppia mamma-bambino è unica. Mamme fate le giuste considerazioni, non siete mai inadeguate.

Scopri di più sul nostro Team

0