TUMMY TIME – IL TEMPO SUL PANCINO
L’importanza di mettere il bambino a pancia in giù sin da piccolo.
COS’È IL TUMMY TIME
Tummy time è una simpatica espressione inglese che indica “il tempo sul pancino”, ovvero una serie di giochi ed esercizi che è importante proporre al neonato da svolgere in posizione prona, ovvero sulla pancia, quando è sveglio (ricordiamoci che per il rischio SIDS si dorme solo a pancia in sù!). Il Tummy time può essere proposto sin dalla nascita e aiuta il bambino a rinforzare i muscoli di collo, schiena, braccia e gambe. Inoltre stare sulla pancia aiuterà il bambino non solo a raggiungere determinati traguardi nello sviluppo motorio, ma anche ad esplorare l’ambiente circostante, a entrare in contatto con gli oggetti e a interagire con ciò che vede, tocca, sente e odora.
La posizione sulla pancia favorisce l’acquisizione di schemi motori quali rotolare, strisciare e gattonare. Infine gli esercizi del Tummy time, favorendo lo sviluppo muscolare, riducono anche lo sviluppo della plagiocefalia posizionale (cosiddetta “testa piatta”).
DA QUANDO E PER QUANTO TEMPO
Il Tummy time può essere proposto sin dai primi giorni di vita ad esempio iniziando a sfruttare i momenti di cambio sul fasciatoio. Si inizierà con pochi minuti alla volta, cercando di ripeterlo due o tre volte nell’arco della giornata. Man mano che il bambino inizierà a tollerare la posizione a pancia in giù, si potrà aumentare il tempo fino ad arrivare, dopo i 4 mesi, a circa un’ora di Tummy time nella giornata suddivisa in due o tre sessioni a seconda della tolleranza del bambino.
E’ importante non forzare il bambino e cambiare posizione dopo poco che mostra insofferenza o fastidio.
REGOLE PER IL TUMMY TIME IN SICUREZZA
Come ogni attività che riguarda il neonato, è importante tenere a mente la sicurezza.
- Il Tummy Time non deve essere svolto subito dopo i pasti per evitare che la compressione dell’addome in posizione a pancia in giù favorisca rigurgiti o vomito.
- Il Tummy Time deve essere svolto sempre sotto stretta sorveglianza di un adulto. Se dobbiamo allontanarci per qualche motivo, è bene riposizionare il bambino a pancia in sù.
- Gli esercizi del Tummy Time devono essere svolti su una superficie abbastanza dura e non eccessivamente morbida (es. letto), per evitare che il bambino affondi con la faccia e rischi il soffocamento.
COME PREPARARE L’AMBIENTE
Preparare l’ambiente per il Tummy Time è molto semplice.
Sarà sufficiente predisporre a terra un tappeto di circa due centimetri di spessore. Sconsiglio l’uso del lenzuolino sul tappeto, a meno che non sia ben fissato e teso, poiché arricciandosi potrebbe limitare o impedire i movimenti del bambino.
Quando è molto piccolo sarà sufficiente avere la mamma o il papà vicino (i suoi principali stimoli), successivamente vi serviranno giochi sonori (ad esempio sonagli), libri tattili o ad alto contrasto visivo (nei primi mesi il neonato vede bene le cose ad alto contrasto quindi consiglio di far osservare cose in bianco e nero), oggetti con consistenze e stimoli tattili diversi, uno specchio e un cuscino da allattamento o un asciugamano arrotolato.
IT’S TUMMY TIME
Quando è sveglio e sereno mettete il bambino a pancia in giù nello spazio libero che avete predisposto per lui. A questo punto iniziamo a stimolarlo con l’obiettivo iniziale di fargli sollevare un pochino la testa e, man mano che crescerà e acquisirà maggior controllo, anche la schiena spingendo sugli avambracci.
Lo stimolo iniziale più importante e accattivante per il bambino siete sicuramente voi! Mettiamoci (mamma o papà) quindi sdraiati di fronte a lui, usiamo la nostra voce, le facce buffe, le canzoncine che preferisce. Man mano che il bambino cresce e inizia ad essere attratto anche da altro, iniziamo a proporgli giochi sonori che attirano la sua attenzione, libri tattili da “pasticciare” con le manine, libri con forte contrasto (bianco e nero) e, perchè no, uno specchio che piace sempre tanto ai bambini!
Iniziate sin da subito a proporre il “tempo sul pancino”, inizialmente per pochissimi minuti, in base alla tolleranza del bambino, e andate poi gradualmente ad aumentare il tempo.
Ricordatevi che deve essere un’esperienza piacevole per il bambino quindi non abbiate fretta e non forzatelo.
Divertitevi insieme!
VARIANTI NEL TUMMY TIME
Non tutti i bambini apprezzano la posizione a pancia in giù e potreste quindi trovarvi con vostro figlio urlante ogni volta che ci provate.
Niente panico!
Se vi trovate in questa situazione potete provare delle varianti che lo aiutino ad abituarsi gradualmente.
- Pancia a pancia con mamma o papà: iniziamo a far sperimentare la posizione a pancia in giù tenendo il bimbo sulla nostra pancia. Il contatto con voi, che siete il suo modo, lo aiuterà a tranquillizzarsi e a prendere confidenza con questa nuova posizione;
- Tummy Time sul fasciatoio: se il vostro bambino non gradisce la posizione a pancia in giù, potete iniziare ad abituarlo un po’ durante il cambio sul fasciatoio. Mamma e papà sono un po’ pasticcioni e quando devono chiudere i bottoni posteriori della tutina ci metteranno un po’ di più…e io dovrò tollerare un pochino di stare a pancia in giu!
- Cuscino allattamento: un’altra variante consiste nel porre il bambino a pancia in giù sul cuscino allattamento con le braccia oltre al cuscino in modo che sia libero di toccare e afferrare con le mani. Questa posizione permette al bambino di iniziare a sperimentare senza avere un appoggio completo dell’addome. Se non avete il cuscino allattamento potete usare un asciugamano grande arrotolato.
- Variante sulla gamba: come per il cuscino da allattamento, potete posizionare il bambino a pancia in giù sulla vostra gamba sempre con le braccia oltre.
Dalle ultime linee guida di Prevenzione Sids pubblicate da ‘American Pediatrics’ si inserisce tra le raccomandazioni il ‘Tummy Time’ specificando di sorvegliare il bambino e di esercitare la posizione quando è sveglio.
Non ci sono raccomandazioni specifiche in merito per ‘quanto spesso’ e per ‘quanto tempo’ dovrebbe essere intrapreso.
Una certa quantità di posizionamento prono, o “Tummy Time ” facilita anche lo sviluppo della forza del cingolo scapolare superiore necessaria per il raggiungimento tempestivo di determinati traguardi motori.
Ci capita frequentemente di parlare con alcuni dei genitori che ci portano in trattamento i loro bambini e scoprire che non mettono mai i loro pargoli a pancia in giù. Ed anzi, spesso sono un po’ spaventati nel posizionare il bimbo in questo modo.
Il National Institute of Child Health & Human Development americano consiglia di mettere in posizione prona fin da subito, perché in questo modo si andranno a sviluppare e a rafforzare i muscoli della schiena, delle spalle, della nuca e del collo. inoltre, il consiglio è quello di iniziare fin da subito questa pratica, in quanto le evidenze scientifiche ci dicono che i bambini che hanno sperimentato la posizione prona hanno uno sviluppo motorio maggiore rispetto a chi non l’ha assunta.
Una cosa importantissima per noi osteopati è che così facendo si andrà a ridurre il pericolo dello schiacciamento della testolina (la plagiocefalia), che in questa fase evolutiva è molto plastica.
In questa posizione migliorerá anche la forza degli arti inferiori e il bimbo sarà portato a sviluppare capacità motorie come il rotolamento e si renderà conto molto presto che in questa posizione potrà raggiungere i giochi che gli sono accanto. Dunque si posizionerà da solo, e sarà tra le sue preferite. Questa consapevolezza spronerà il neonato a gattonare, tappa fondamentale per arrivare a camminare.